AIED federata con l’IPPF, per il diritto a una vita sessuale sana e autodeterminata

AIED è una delle associazioni da oggi federate all’ IPPF –  la Federazione Internazionale per la Genitorialità Pianificata (IPPF) , un movimento mondiale di 147 organizzazioni che lavorano con e per le comunità e gli individui in 170 nazioni.

IPPF – la famiglia internazionale di cui AIED fa parte: Federazione Internazionale per la Genitorialità Pianificata (IPPF) — è un fornitore globale di servizi e un attivo sostenitore della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi (SRHR – Sexual and Reproductive Health and Rights) per tutti. Un movimento mondiale di 147 organizzazioni che lavorano con e per le comunità e gli individui in 170 nazioni. AIED è una delle associazioni da oggi nostro membro.

IPPF lavora con l’obiettivo di arrivare ad un mondo dove donne, uomini e giovani abbiano il controllo del proprio corpo e quindi del loro destino, ovunque essi siano.

Un mondo dove siano liberi di scegliere di essere genitori o di non esserlo; liberi di decidere quanti figli avere; liberi di condurre una vita sessuale sana senza la paura di gravidanze indesiderate o infezioni sessualmente trasmesse, HIV incluso. Un mondo dove il genere o la sessualità cessino di essere una disuguaglianza o uno stigma. Noi facciamo tutto quello che ci è possibile per salvaguardare questi diritti fondamentali.

l documento con cui la Federazione Internazionale per la Genitorialità Pianificata (International Planned Parenthood Federation, IPPF) ha accettato tra i suoi membri l’Associazione Italiana per l’Educazione Demografica.

IPPF – la famiglia internazionale di cui AIED fa parte

La Federazione Internazionale per la Genitorialità Pianificata (IPPF) è un fornitore globale di servizi e un attivo sostenitore della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi (SRHR – Sexual and Reproductive Health and Rights) per tutti.

Siamo un movimento mondiale di 147 organizzazioni che lavorano con e per le comunità e gli individui in 170 nazioni. AIED è una delle associazioni nostro membro.

IPPF lavora con l’obiettivo di arrivare ad un mondo dove donne, uomini e giovani abbiano il controllo del proprio corpo e quindi del loro destino, ovunque essi siano.

Un mondo dove siano liberi di scegliere di essere genitori o di non esserlo; liberi di decidere quanti figli avere; liberi di condurre una vita sessuale sana senza la paura di gravidanze indesiderate o infezioni sessualmente trasmesse, HIV incluso. Un mondo dove il genere o la sessualità cessino di essere una disuguaglianza o uno stigma. Noi facciamo tutto quello che ci è possibile per salvaguardare questi diritti fondamentali.

Obiettivi di Sviluppo sostenibile – un nuovo accordo globale per ridurre la povertà

Dopo due anni di negoziati globali, da settembre 2015 i leader mondiali adotteranno una serie di obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals) per cercare di migliorare la vita di tutte le persone nel mondo. Questi obiettivi coprono un ampio raggio di problematiche, come la riduzione della povertà, la scarsità di acqua e di cure mediche, fino ai cambiamenti climatici e al sostenimento dell’ambiente.

Noi di IPPF riteniamo che I diritti alla salute sessuale e riproduttiva (SRHR) e la parità di genere siano fondamentali per ottenere un cambiamento nella vita delle persone, particolarmente per coloro i quali hanno un accesso limitato, o nullo, a educazione, sanità e lavoro. Nei negoziati sull’infrastruttura dei SDG stiamo spingendo per un obiettivo di trasformazione sulla parità di genere, sull’aumento del potere delle donne e delle ragazze e per i loro diritti umani. Crediamo che questi nuovi traguardi e obiettivi debbano riconoscere l’interrelazione fra la disparità di genere, l’accesso ai SRHR e l’eradicazione della povertà. Per contribuire a raggiungere questa meta, IPPF ha costruito alleanze con un ampio raggio di altre organizzazioni per lo sviluppo, andando oltre il proprio network di membri associati per supportare piccole organizzazioni civili che lavorano a livello nazionale e regionale nel mondo.

Il rapporto storico di IPPF sul genere sessuale

Il 16 Marzo 2015, IPPF ha svelato un nuovo storico rapporto: “SRHR – la chiave per la parità di genere e l’affermazione delle donne”. È stato lanciato al congresso delle Nazioni Unite a New York durante la Commissione sullo Stato delle Donne, che segnava il ventesimo anniversario dell’adozione del Programma di Beijing per l’azione a favore dell’affermazione delle donne. Il rapporto di IPPF dimostra come la disparità di genere intorno al mondo persista, impedendo alle ragazze e alle donne di raccogliere i benefici del nostro mondo in evoluzione, oltre a limitare le possibilità anche per ragazzi e uomini. La ricerca mostra che per permettere alle donne e alle ragazze di condurre una vita sana e di contribuire alla vita sociale, economica e politica hanno bisogno di un accesso universale ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva, all’informazione e all’educazione, come anche ad un ambiente politico e culturale che supporti la realizzazione dei loro diritti. Il rapporto è disponibile al link www.ippf.org/resource/Vision-2020-Gender-Report. È parte della IPPF’s Vision 2020, il nostro richiamo globale incentrato sui SRHR per sradicare la povertà entro il 2020.

La campagna globale di IPPF “Io decido”

A maggio 2014 IPPF ha lanciato una campagna pubblica mirata a galvanizzare l’azione dei cittadini per chiedere ai leader globali di mettere i SRHR al centro della nuova generazione di obiettivi di sviluppo globale, quando essi saranno adottati a Settembre 2015.

La campagna è chiamata “Io Decido”, e ha avuto grande approvazione in tutte le parti del mondo. Scompone in una semplice frase i diritti fondamentali contenuti nei SRHR – “Io decido con chi vivo, cosa succede al mio corpo e quanti figli avere. Io decido il mio futuro”. I diritti espressi dalla campagna “Io decido” sono essenzuali se vogliamo porre fine alla povertà e creare un mondo più sostenibile.

Finora più di 350.000 persone hanno firmato la petizione “Io Decido”. Punti salienti delal Campagnia hanno incluso una spinta massiccia sui social media che coincideva con uno stunt effettuato a Time Square, a New York, durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a settembre 2014. In poche ore abbiamo raggiunto più di 2 milioni di account sui social media – parte del motivo per cui abbiamo vinto un premio per i social media ai Global Media Awards di quest’anno, organizzato dal Population Institute.

Se non l’hai ancora fatto, perfavore aiutaci a lottare per un mondo migliore e firma la petizione: www.ippf.org/idecide.