Dichiarazione di Mario Puiatti, Presidente nazionale dell’AIED – Associazione Italiana per l’Educazione Demografica
Roma, 19 maggio 2018
“Anche quest’anno assistiamo all’ambivalente manifestazione dei movimenti antiabortisti religiosi. Ambivalente perché a sostegno del loro appello alla vita contro l’aborto non conseguono proposte efficaci, bensì, come sempre, un imperativo dogmatico, ovvero l’astinenza sessuale o l’accettazione di una gravidanza anche quando non è desiderata. Essere contrari alla contraccezione significa di fatto promuovere l’aborto, visto che l’appello all’astinenza non funziona nemmeno per chi ha fatto sacro voto di castità. In Italia l’informazione sui metodi contraccettivi è ancora carente, i consultori pubblici e privati sono ancora debolmente sostenuti e, secondo le ricerche più recenti, solo il 14% delle donne in età fertile fa uso della contraccezione ormonale. L’AIED non è a favore della censura del controverso manifesto affisso a Roma in questi giorni, convinti come siamo da sempre che la libertà di espressione sia un pilastro fondamentale di una democrazia. Ma dobbiamo anche far notare a questi bizzarri strateghi della “cattiva comunicazione”, che se ogni anno nel mondo 70mila donne muoiono in seguito all’interruzione di gravidanza e quasi 5 milioni sviluppano disabilità temporanee o permanenti è perché si sottopongono a pericolose pratiche di aborto clandestino. A 40 anni dall’entrata in vigore della legge 194, nonostante dal 1982 ad oggi gli aborti in Italia si siano ridotti di più del 50%, la legge fatica a trovare la sua piena applicazione a causa del sempre più esteso ricorso all’obiezione di coscienza da parte dei medici. La legge 194 è una conquista civile che ha evitato l’infelicità e la morte di migliaia di donne e che va rispettata e attuata in tutte le sue parti. Per esempio, come l’AIED ha sottolineato durante i lavori di una tavola rotonda sul calo delle nascite che si è tenuta il 16 maggio scorso, rafforzando e attuando le parti a tutela della maternità desiderata con politiche che siano congruenti con i desideri e le aspirazioni di tutte le donne, sia di quelle che desiderano dei figli sia di quelle che scelgono diversamente, affinché non si creino dinamiche penalizzanti della libera e responsabile scelta di ciascuno.”
AIED – Associazione Italiana per l’Educazione Demografica
www.aied.it | ufficiostampa@aied.it – tel. 380-6128382