I primi 40 anni dell’AIED. Al San Barnaba in scena «l’amore per la vita»
Quarant’anni di storia non si raccontano, si vivono, e a varcare la soglia degli ambulatori di via Cefalonia 49, di quella vita se ne percepisce quasi il palpito, come se ciascuna delle migliaia di donne che dagli anni ’70 ad oggi sono passate dal consultorio qui ne avesse lasciato un pezzo.
LA SEZIONE di Brescia dell’AIED compie 40 anni e il concerto organizzato domani sera all’Auditorium San Barnaba per festeggiarli non è una semplice serata celebrativa ma un vero atto d’amore, quello di una città che tra quelle pareti ha sempre trovato un porto sicuro, un punto di riferimento certo, un alleato onesto. Per tutti, certo, ma per le donne soprattutto, quelle che da quel lontano 1971 ad ora hanno continuato a bussare alle porte dell’Associazione Italiana di Educazione Demografica sicure di potersi sentire a casa.
«Perché – spiega il presidente Gianfranco Porta – l’attenzione alla persona è sempre stata per noi una priorità, e forse è stato proprio questo che ci ha permesso di continuare ad esistere per tutti questi anni».
E di cose in questi 4 decenni ne sono cambiate tante, dall’abrogazione della legge 553 sulla propaganda antiprocreativa all’istituzione della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, dal boom delle nascite degli anni ’70 al calo demografico dell’ultimo decennio eppure l’Aied di Brescia ha sempre resistito, e con le sue 10.000 prestazioni all’anno oggi dimostra come il saper essere fedeli ai propri valori valga più di molte strategie.
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