Si è svolto ad Ascoli Piceno l’incontro dibattito “Legge 194 e RU486 – Quali soluzioni possibili nelle Marche?” organizzato da Aied e Associazione Luca Coscioni Marche, che ha visto la partecipazione di operatori, medici ed ostetriche, di ospedali e consultori di Marche ed Abruzzo.
I lavori sono stati introdotti da Laura Olimpi, medico e Presidente dell’AIED di Ascoli, Renato Biondini dell’Associazione Coscioni Marche, Mirella Parachini, medico e vice presidente della Fiapac nonché membro del direttivo dell’Associazione Coscioni e Mario Puiatti, presidente nazionale dell’AIED.
Durante i lavori i partecipanti hanno evidenziato come nelle Marche numerosi ospedali non effettuino le interruzioni di gravidanza per mancanza di personale non obiettore e come la regione, ultima in Italia, non abbia ancora emanato le linee guida per l’utilizzo della RU486, ritenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità farmaco essenziale ed utilizzato nel mondo ormai da milioni di donne.
L’Aied e l’Associazione Luca Coscioni chiedono alla regione Marche di fare tesoro dell’esperienza internazionale e delle altre regioni italiane e di adottare in particolare le linee guida utilizzate con successo da anni dalla Regione Emilia Romagna e più di recente anche dalla Regione Umbria, che prevedono nello specifico la somministrazione del farmaco non in regime di ricovero ordinario ma piuttosto di Day Hospital, procedura che consente di evitare sprechi di denaro pubblico e di posti letto, di non penalizzare le donne e di rispettare le evidenze scientifiche.
Rivolge inoltre un caldo invito ai medici che operano nelle strutture della regione a farsi parte attiva per non penalizzare oltre le donne marchigiane, cui viene di fatto negata una possibilità di scelta.