Prevenzione e terapia delle cefalee

Si calcola che circa il 12% della popolazione mondiale soffra di periodici attacchi di mal di testa. In rapporto al sesso sono più colpite le donne rispetto agli uomini. Si può cominciare a soffrirne fin da piccoli, ma la fascia d’età più esposta è quella che va dai 30 ai 40 anni.
È raro trovare una persona che non abbiamai sofferto in vita sua di un episodio di mal di testa. In taluni casi però le crisi possono avere una frequenza molto alta, uno o più attacchi alla settimana. Fino a compromettere pesantemente la qualità di vita.
La componente genetica è un importante fattore predisponente. Su questa si innescano fattori scatenanti individuali (stress, fluttuazioni ormonali), ambientali (freddo, umidità, variazioni climatiche), alimentari, ecc.

Comportamento del paziente
Spesso chi soffre di mal di testa è costretto ad annullare impegni familiari e di lavoro. Per evitare questo, fa ricorso all’uso di analgesici sintomatici, farmaci utilizzati per interrompere la crisi. Questi farmaci, se dapprima risultano efficaci, con l’andar del tempo lo sono sempre meno e spesso inducono il paziente ad un uso eccessivo.
L’abuso di analgesici sintomatici è una condizione particolarmente temibile, in quanto a questo punto il paziente si trova in uno stato di dolore cronico spesso invalidante con conseguenze socioeconomiche assai rilevanti.

Diagnosi e terapia
La diagnosi differenziale va, innanzitutto, posta nei confronti delle cefalee secondarie ad altre patologie:  traumatiche, vascolari, infettive, ormonali, metaboliche, neoplastiche, ecc.
Questo va fatto attraverso un’attenta raccolta del dato anamnestico e con una serie di indagini clinicostrumentali. Una volta fatta la diagnosi di cefalea primaria, va inquadrata nella classificazione IHS: Emicrania, Cefalea Tensiva, Cefalea a Grappolo, Nevralgia Trigeminale o altre forme più rare.
Le terapie oggi disponibili sono molte ed efficaci, anche se solo un terzo dei pazienti cefalalgici si rivolge alle cure di un medico. Spesso il consiglio terapeutico è affidato al farmacista o addirittura all’amico. Il paziente cefalalgico va rassicurato, ascoltato nel suo bisogno di esprimere il suo disagio di soffrire così tanto e di non avere un riscontro, né negli esami strumentali (TAC, RMN, ecc.), né nella considerazione degli altri, ma soprattutto curato con gli strumenti terapeutici più idonei che la scienza medica moderna mette a disposizione.

Presso il Servizio di prevenzione e trattamento delle cefalee dell’AIED si possono ottenere:
– accertamenti diagnostici
– prevenzione delle cefalee
– terapia dell’attacco acuto
– trattamento delle cefalee croniche quotidiane.

SERVIZI OFFERTI DALLE DIVERSE SEDI AIED IN AMBITO DI PREVENZIONE E TERAPIA DELLE CEFALEE

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