Aborto, Ass.Coscioni, Laiga, Aied: urgente incontro con Ministro su piena applicazione legge 194 e per RU486

Aborto, Ass. Coscioni, Laiga, Aied: urgente incontro con Ministro su piena applicazione legge 194 e per RU486

Comunicato stampa congiunto Associazione Luca Coscioni, Laiga (Libera Associazione Italiana Ginecologi per Applicazione legge 19)4, Aied (Associazione Italiana per l’Educazione Demografica)

“Chiediamo un incontro urgente con il neo Ministro alla Salute affinché la legge 194/78 sull’interruzione volontaria di gravidanza venga pienamente applicata”. Lo dichiarano Filomena GalloSilvana AgatoneMario Puiatti, rispettivamente Segretario e Presidenti dell’Associazione Luca Coscioni, della Laiga e dell’Aied in una lettera inviata oggi a Beatrice Lorenzin e per conoscenza al Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei deputati, Pierpaolo Vargiu, e alla Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Emilia Grazia De Biasi.

Nella lettera si evidenziano due punti critici della legge che domani compie 35 anni  e che ha comportato il calo degli aborti: obiezione di coscienza troppo diffusa e mancato utilizzo della RU486.

In particolare scrivono: “le donne italiane che decidono di interrompere una gravidanza indesiderata sono spesso costrette a lunghi tempi di attesa o a tristi migrazioni da provincia a provincia, ma anche, molto spesso, in altre regioni o in altri Paesi. […] il dilatarsi dei tempi di attesa (3, a volte 4 o più settimane dal momento della certificazione) comporta maggiori rischi per la salute delle donne e maggiori rischi professionali per i medici, che sono costretti, loro malgrado, ad una cattiva pratica clinica”.

Aggiungono che, nonostante dal 2009 sia stata autorizzata la commercializzazione del mifepristone, “a differenza degli altri Paesi europei, nei quali l’aborto farmacologico può essere praticato fino al 63° giorno di amenorrea, l’AIFA ne limita comunque l’utilizzo in Italia al 49° giorno di amenorrea”, a causa dell’ idea paternalistica della fragilità emotiva delle donne e ignorando il rapporto “interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine-anni 2010-2011”, pubblicato dal Ministero della Salute nel febbraio 2013, i cui dati confermano che l’introduzione dell’aborto farmacologico non ha comportato un maggior ricorso all’aborto e che il metodo farmacologico è efficace e sicuro.

TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA A QUESTO LINK

http://www.associazionelucacoscioni.it/comunicato/legge-194-sullaborto-ass-coscioni-aied-e-laiga-chiedono-incontro-al-ministro-lorenzin